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Assicurazione sulla vita 

Assunzione, da parte di un’organizzazione assicuratrice, del rischio di morte di un assicurato. A differenza dell’assicurazione sulla proprietà, nel caso dell’assicurazione sulla vita la perdita è un evento certo e totale. L’unico elemento d’incertezza è relativo al momento in cui la morte si verificherà.

La mortalità è soggetta alle leggi della probabilità e i premi assicurativi possono essere calcolati sulla base di tabelle di mortalità che indicano il numero medio delle persone di ogni età e sesso che morirà ogni anno. Una figura professionale specifica, quella dell’attuario, determina l’ammontare del premio annuo da richiedere a ogni gruppo di persone affinché il capitale (i premi) e gli interessi maturati eguaglino le somme da pagare ai beneficiari indicati dal detentore della polizza.

Origini storiche

Il primo tipo di assicurazione sulla vita di cui si abbia conoscenza risale alle indennità di sepoltura che le confraternite religiose greche e romane fornivano ai membri. Né queste confraternite né altro sistema premoderno si servivano tuttavia dei calcoli attuariali e spesso la stima avveniva a posteriori: i contributi venivano cioè versati da tutti i sopravvissuti alla morte di uno dei membri della confraternita.

Il sistema della tontina o vitalizio, istituito a Parigi dal banchiere Lorenzo Tonti, nato in Italia nel XVII secolo, benché sostanzialmente assimilabile a una forma di gioco d’azzardo può essere considerato il primo tentativo di utilizzare la legge delle medie e il principio della speranza di vita nello stabilire le annualità. Con questo sistema si crearono associazioni di individui senza alcuna distinzione di età, che costituivano un fondo con i contributi corrisposti equamente da ogni membro. La somma veniva poi investita e, alla fine di ogni anno, l’interesse suddiviso tra i sopravvissuti. L’ultimo superstite riceveva sia l’interesse annuale sia l’intero capitale.

Le moderne assicurazioni sulla vita hanno raggiunto una diffusione universale. In paesi come Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone il valore nominale delle polizze sulla vita attualmente in circolazione in genere supera di gran lunga quello del reddito nazionale.

Tipologie di assicurazioni sulla vita

L’assicurazione sulla vita può essere classificata in modi diversi in relazione alle legislazioni dei singoli paesi. Una classificazione che fa riferimento soprattutto alla maniera in cui il premio viene raccolto distingue un’assicurazione ordinaria, un’assicurazione ad addebito e un’assicurazione collettiva sulla vita. Il primo tipo può essere ulteriormente distinto in assicurazione per il caso di morte, con pagamento dei premi per un periodo limitato di tempo, mista e temporanea. Il secondo tipo può suddividersi in assicurazione ordinaria ad addebito o industriale. Una classificazione in base al tipo di contratto distingue tra assicurazione a termine, assicurazione per il caso di morte e assicurazione universale sulla vita. Un ulteriore criterio definisce un’assicurazione a partecipazione e una non partecipativa, a seconda che l’assicurato prenda parte o meno agli utili di esercizio della compagnia assicurativa.

La classificazione che assume maggior interesse è quella costruita a partire dalle assicurazioni ordinarie sulla vita.

Assicurazione ordinaria sulla vita

Le assicurazioni ordinarie sulla vita si dividono in due grandi categorie: le assicurazioni per il caso di morte, in cui la somma stabilita dal contratto viene versata ai beneficiari alla morte dell’assicurato (dette "caso morte"), e le assicurazioni per il caso di sopravvivenza (dette "caso vita"), in cui la somma viene pagata al sottoscrittore se egli è in vita a una certa data. Gli altri tipi, indicati qui di seguito, appartengono all’una o all’altra di queste due fondamentali categorie.

Le assicurazioni ordinarie sulla vita prevedono il pagamento di una somma o di un reddito ai beneficiari; i premi vengono pagati periodicamente.

Assicurazione per il caso di morte

Prevede il pagamento del valore nominale della polizza in caso di morte dell’assicurato. I premi vengono versati nell’arco dell’intera vita dell’assicurato, il che differenzia questa assicurazione da quelle con pagamento dei premi limitato nel tempo e dalle assicurazioni per il caso di sopravvivenza.

Assicurazione sulla vita con pagamento dei premi limitato nel tempo

È un sottotipo della polizza per il caso di morte che prevede il pagamento dei premi per un numero di anni prestabilito (ad esempio dieci o venti o fino ai 65 anni di età), a meno che la persona muoia prima. Caso speciale è la polizza vita a premio unico. Una volta pagata, la polizza rimane in vigore, a meno che sia riscattata. Le aliquote del premio per polizze di questo genere sono maggiori di quelle delle polizze ordinarie poiché il periodo di pagamento è inferiore.

Assicurazione

Le polizze di questo tipo prevedono il pagamento alla morte dell’assicurato o a una data prestabilita di scadenza se il sottoscrittore è ancora in vita. In genere i premi possono essere versati dalla data della stipulazione fino a quella di scadenza, ma si limitano ad alcuni anni o, addirittura, a un pagamento unico. I premi previsti da questo tipo di polizza sono più elevati poiché un notevole valore monetario deve essere costituito in un periodo di tempo relativamente breve. Le polizze per il caso di sopravvivenza combinano il risparmio con l’assicurazione e possono essere usate per provvedere a vari fini: l’istruzione dei figli, il pagamento di un’ipoteca o la costituzione di una pensione.

Assicurazione temporanea (a termine)

Questo tipo di assicurazione procura dei vantaggi solo se l’assicurato muore entro un determinato periodo di tempo. Se sopravvive, il contratto è considerato risolto, a meno che non venga rinnovato. Poiché il premio copre il costo della protezione assicurativa solo per il periodo considerato nel contratto, in genere non è previsto alcun valore di riscatto.

Combinazione di polizze

La varietà di polizze disponibili attualmente consente di realizzare combinazioni secondo le esigenze dei clienti. Particolarmente comuni sono le polizze sul reddito familiare, in cui una polizza per il caso di morte si combina con una a termine per fruttare un reddito durante un certo periodo, in genere finché i figli sono in minore età. Una polizza simile è quella sulle ipoteche, che fornisce un rendimento per estinguere l’ipoteca su una proprietà.

 

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Aggiornato il: 08 March 2000